PROGETTO Installazione di barriere acustiche realizzato nello stabilimento AFV di Vicenza

ll progetto prevede la valorizzazione dell’aggregato da scoria EAF in applicazioni nel settore delle barriere acustiche come materiale fonoassorbente e fonoisolante. Questo residuo industriale presenta caratteristiche che lo rendono particolarmente adatto a tale tipo di applicazioni.

Le applicazioni:

  • Porosità, effetto della rapida solidificazione effusiva, che conferisce al miscuglio una interessante componente di fono-assorbenza, presumibilmente a frequenze medio-alte;
  • Elevato peso specifico, che conferisce al miscuglio una interessante componente di fono-isolamento (“effetto di massa”);
  • Fuso granulometrico idoneo alla progettazione di miscele ad-hoc per diversi tipi di rumore (ad esempio, ferroviario e autostradale);
  • Assenza di effetti negativi verso l’ambiente, come dimostrano prove di ecotossicità e composizione chimico-mineralogica affine a materiali naturali (rocce vulcaniche effusive);
  • Durabilità e stabilità anche in condizioni ambientali avverse (piogge acide) o tipiche dell’ambiente di installazione (resistente, ad esempio, ai sali disgelanti dispersi lungo le strade nel periodo invernale).

È stato effettuato un confronto di laboratorio tra scorie di differenti pezzature e altri materiali fonoassorbenti tipici (argilla espansa): grazie al suo effetto di massa, l’isolamento acustico delle scorie EAF è risultato più performante degli altri materiali porosi testati. Si è inoltre eseguito un test in sito, in scala reale, ricostruendo un tratto di barriera acustica e misurando le prestazioni secondo la norma UNI EN ISO 1793, parti 5 e 6 e altri standard pertinenti. I risultati fonometrici sono risultati molto positivi, pur considerando le condizioni di sviluppo del prototipo utilizzato e si è dimostrato che il materiale garantisce ottime performance sia dal punto di vista del coefficiente di riflessione, sia a livello di potere isolante in trasmissione. Dal punto di vista ambientale, è in corso di realizzazione una sperimentazione, ulteriore rispetto ai test di tossicità già eseguiti, che si basa sul principio della percolazione continua di acqua sul materiale, condotta a mezzo di un’apparecchiatura dedicata (lisimetro), allo scopo di simulare il comportamento del materiale al dilavamento meteorico e testare eventuali rilasci di elementi sul lungo periodo.