9 giugno 2025

L’acciaio italiano tra sfide e opportunità: la visione di Carlo Beltrame

Carlo Beltrame, intervistato da siderweb, evidenzia una problematica strutturale delle politiche europee per la #decarbonizzazione: mentre l’Unione europea promuove la transizione ecologica, le misure attuali non sembrano premiare adeguatamente chi ha già intrapreso questo percorso.

I dati sono significativi: oltre l’85% della produzione siderurgica italiana è rappresentata da acciaio ottenuto a partire da rottame di ferro nei forni elettrici. Questo rende il nostro Paese la prima “elettrosiderurgia” dell’Unione. Tuttavia questi produttori non hanno beneficiato di aiuti di Stato. Le misure di sostegno europee appaiono invece orientate principalmente verso la conversione degli altiforni tradizionali.

Le criticità del sistema emergono su più fronti: disparità nei costi energetici tra Stati membri, con l’Italia penalizzata rispetto ad altre nazioni, difficoltà nell’approvvigionamento di rottame a causa delle politiche di esportazione, e il rischio che il CBAM possa paradossalmente favorire produttori extra-UE rispetto a quelli europei già virtuosi.

La conseguenza è una situazione di svantaggio competitivo per i produttori da forno elettrico, che non beneficiano di protezioni commerciali adeguate, sostegni pubblici o tutele dal nuovo meccanismo di adeguamento del carbonio.

Nonostante questo contesto, AFV Beltrame Group continua gli investimenti: si appresta ad entrare nel mercato elle bramme dopo aver costruito una nuova colata nella sede di Vicenza, prosegue con l’ampliamento dell’impianto rumeno ed ha ottenuto, primo produttore europeo, la certificazione da parte del Global Steel Climate Council® (GSCC®) delle emissioni del Gruppo (Corporate Average Steel Emissions Intensity, Casei) e la validzione degli obiettivi di decarbonizzazione a medio e lungo termine (Science-Based Emissions Targets, Sbet).

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