La #formazione è una delle più importanti leve attivate dalle imprese estere per attrarre nuovi talenti. L’89% delle imprese a capitale straniero, infatti, investe su questo aspetto in percentuale maggiore rispetto alle altre realtà imprenditoriali presenti in Italia, affiancando alle attività formative tradizionali anche il training on the job, la partecipazione a workshop e seminari e attività di auto-apprendimento.
È quanto emerso dall’evento: “Nuove Generazioni, imprese globali e la sfida della competitività” svoltosi ieri e promosso all’#OsservatorioImpreseEstere di Confindustria e Luiss Business School e la Scuola IMT Alti Studi Lucca, con il contributo di Fondirigenti.
“I dati parlano chiaro: le imprese italiane a capitale estero danno una grande rilevanza agli asset intangibili nelle loro strategie di crescita e, in particolare, le analisi testimoniano l’attenzione alla qualità e alle competenze delle risorse umane.” ha dichiarato la Vice Presidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria e Presidente di ABIE, Barbara Beltrame Giacomello. “I talenti ad alto potenziale hanno bisogno di un’offerta di formazione che gli permetta di sviluppare le loro qualità per poi metterle a disposizione dell’azienda. Per questo l’Advidory Board Investitori Esteri di Confindustria, insieme alle nostre imprese associate, ha elaborato un progetto formativo dedicato a manufacturing, leadership, sustainability e business management, rivolto ai loro talenti”.
Per Roberto Valente, Group Chief HR & HS Officer: “Valorizzare in maniera ottimale tutte le persone che costituiscono la nostra realtà aziendale, facendo emergere e crescere i loro contributi in termini di competenza, passione e dedizione, si traduce nel concetto di People First, un motto nel quale il GRUPPO BELTRAME ha sempre creduto ed investito. Nel 2022 abbiamo erogato infatti 89.631 ore di formazione nel Gruppo e da alcuni anni è a disposizione di tutti i nostri dipendenti, 7/7, gratuitamente e accessibile da ogni device, un’academy digitale con corsi specifici e non, sia di hard che di soft skills. Le persone giuste al posto giusto sono un asset, da nutrire e proteggere. E possono generare ancor più valore crescendo e maturando competenze in un ambiente lavorativo rispettoso, sano e soprattutto stimolante per quel che riguarda la loro crescita professionale ed umana”.