Parco delle associazioni

Il progetto

Il progetto vede l’unione di diverse componenti del territorio vicentino per massimizzare lo sforzo e generare un progetto incisivo locale. Istituzioni: Il Comune di Vicenza ha diverse aree verdi di proprietà attualmente non valorizzate o non rese fruibili alla cittadinanza. Rete del volontariato: il Centro Servizi del Volontariato (CSV) è il principale centro di servizi per il volontariato della Provincia di Vicenza.

Conta 1.200 associazioni a cui fanno riferimento da 10.000 a 50.000 volontari di tutta la Provincia. Club Service: Round Table 34 Vicenza da 40 anni porta avanti nel territorio vicentino progetti che siano di concreto aiuto alla società civile Aziende private: AFV Beltrame Group ha sostenuto economicamente una parte del progetto.

L’obiettivo e il punto di forza dell’iniziativa è quello di aiutare la comunità sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista ambientale.

Per quel che riguarda la parte ambientale, per migliorare l’aria ed il clima della città niente di meglio che un bosco urbano, un’oasi dove i cittadini possono ricaricarsi. L’unione tra la parte sociale e quella ambientale è espressa dal nome stesso: “il parco delle associazioni”. Infatti l’idea è di mettere a dimora un numero di alberi pari al numero di associazioni presenti nel territorio vicentino, ossia 1.200. Il progetto di piantumazione prevederà un sesto di impianto tale per cui l’area sarà fruibile in modalità parco pubblico e che al contempo l’area possa essere certificata per l’assorbimento della CO2. L’area con dimensioni idonee per tale collocazione è l’area adiacente i campi da rugby lungo il Retrone.

Il progetto del Parco, nella sua ultima conformazione, ha un triplice obiettivo:
1) Favorire la vita degli impollinatori;
2) Riproporre l’antico paesaggio ripristinando il delicato agro-ecosistema;
3) Rendere l’area fruibile alla cittadinanza senza compromettere la biodiversità.

Grazie alle indicazioni condivise con Veneto Agricoltura si è pensato alle seguenti scelte progettuali: per favorire la vita agli impollinatori, sono state selezionate specie arbustive, a medio ed ad alto fusto utili agli impollinatori. Nella tavola di progetto, sono elencate le specie presenti e la relativa alternanza. In linea di massima, in 10 metri si avrà l’alternanza con interdistanza di 1 metro di 1 albero ad alto fusto, 4 arbusti, un albero di media grandezza, altri 4 arbusti per poi ricominciare con un altro albero ad alto fusto.

Per riproporre l’antico paesaggio, l’area sarà suddivisa in appezzamenti/campi dalla dimensione variabile di 20-30 metri di larghezza. La suddivisione da un campo all’altro verrà fatta tramite siepi campestri e filari alberati proprio come avveniva un tempo.

Per rendere l’area fruibile ma “amica delle api” è stato deciso di sperare la superficie a prato tra area fiorita e fruita. L’area fruita sarà quella in cui l’erba sarà tagliata indicativamente ogni 15-20 giorni e consentirà alla cittadinanza di accedervi e di organizzare aventi; in quella fiorita invece, l’erba e i fiori saranno lasciati crescere prevedendo al massimo 2-3 tagli all’anno per favorire la vita delle api.In entrambe le aree comunque, avverrà al semina di fiori autoctoni per favorirne lo sviluppo.

Qui la tavola con lo schema di progetto su base standard e una su base ortofoto più un link in google maps con la geolocalizzazione delle alberature: link in google maps 

Tempistiche 
Il progetto prevede le seguenti tempistiche:
– Semina dei fiori: lunedì 11 Novembre
– Preparazione del terreno: 14-15 Novembre
– Piantumazione alberi ed arbusti: 20-21-22 Novembre
– Conferenza stampa: 21 Novembre, in occasione della giornata nazionale degli alberi
– Inaugurazione dell’area ed esposizione targa di ringraziamento: Aprile 2025, quando l’area sarà fiorita