Un caso rappresentativo di economica circolare
Lo stabilimento francese LME (Laminés Marchands Européens) del Gruppo Beltrame ha promosso da tempo nuovi modelli circolari di business, applicati al riutilizzo di sottoprodotti siderurgici e orientati all’impiego di materiali alternativi riciclati, in sostituzione di materie prime di origine naturale. In particolare, sin dai primi anni duemila, è stato avviato, in collaborazione con la società Aliapur, il processo di riutilizzo di pneumatici fuori uso frantumati (PFU), in parziale sostituzione di carbone, con funzione di agente riducente del bagno d’acciaio.
Numerosi test sperimentali sono stati effettuati con l’obiettivo di trovare il miglior bilancio nel dosaggio di pneumatici e antracite. Oggi il processo risulta consolidato e può garantire un rateo di sostituzione di una tonnellata di carbone con circa 1,6 tonnellate di frantumato di gomma. Più di 62.000 tonnellate di pneumatici riciclati sono state riutilizzate nell’acciaieria dall’inizio dell’attività, evitandone il loro conferimento in discarica, con un innegabile vantaggio ambientale. Questo processo, oltre a garantire una maggiore sostenibilità nell’approvvigionamento (con una riduzione del consumo di antracite pari a circa il 60%), ha consentito anche una riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, che è stata quantificata in circa 600.000 chilogrammi all’anno. Per quanto concerne altri parametri di processo e legati agli aspetti ambientali, il monitoraggio eseguito non ha evidenziato alcuna significativa incidenza nella qualità dei prodotti e dei residui derivanti dalle lavorazioni, né tantomeno ha mostrato variazioni sulle concentrazioni di sostanze presenti nei fumi emessi in atmosfera.