Freitag, der 27. Juni 2025

Un anno accademico per Giancarlo Beltrame: memoria, visione e futuro

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La Fondazione Studi Universitari di Vicenza ha scelto di dedicare, l’anno accademico 2024/2025 all’ing. Giancarlo Beltrame nel centenario della sua nascita, figura centrale dell’imprenditoria vicentina e uomo di profonda cultura.

Un gesto che va oltre la commemorazione: un invito a riflettere sul valore della #conoscenza, dell'#innovazione e del legame con il #territorio.

Durante la cerimonia, il prof. Maurizio Rippa Bonati ha condiviso un ritratto intimo e appassionato dell’Ingegnere, rivolto soprattutto a chi non ha avuto la fortuna di conoscerlo. Ne è emersa la storia di un uomo che ha saputo trasformare ogni limite in occasione di studio, #visione e generosità.

Fondatore del “Centro internazionale di storia dello spazio e del tempo” di Brugine (PD), collezionista raffinato e curioso, Giancarlo Beltrame ha saputo coniugare #industria e #cultura, innovazione e memoria. La sua biblioteca, arricchita da opere rare e preziose, è oggi patrimonio condiviso con la città di Vicenza grazie alla generosità dei suoi eredi che ne hanno donato alla città una significativa selezione.

Il suo spirito pionieristico ha anticipato collaborazioni tra impresa e università, promuovendo la ricerca come motore di progresso. E il suo approccio alla sostenibilità, alla sicurezza e all’efficienza energetica resta un riferimento per l’industria contemporanea.

Questa dedica non è solo un tributo: è un invito per le nuove generazioni a guardare al futuro con la stessa curiosità e profondità che hanno guidato l’Ingegnere.

Perché, come ha ricordato il prof. Rippa Bonati, “Giancarlo Beltrame era una quercia che ha saputo essere un melo”. La “quercia” rappresenta la forza, la stabilità, l’autorevolezza dell’imprenditore e uomo di cultura. Il “melo”, la capacità di far crescere e dare frutti, cioè di trasmettere valori, conoscenza e ispirazione per i posteri.

E davvero Giancarlo Beltrame ha saputo stimolare e nutrire nuove idee e persone, lasciando un’eredità viva e fertile.