Montag, der 24. März 2025
Idroelettrico e fotovoltaico, così Beltrame taglia i costi
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L'energia rappresenta il secondo fattore di costo per AFV Beltrame Group, subito dopo il rottame ferroso. E poiché l’Italia ha il Prezzo Unico Nazionale (Pun) elettrico più alto d’Europa, ben oltre i 100 euro a MWh, negli ultimi anni il gruppo ha potenziato l’approvvigionamento da rinnovabili attraverso strategie mirate, tra cui l’acquisizione di centrali idroelettriche, investimenti diretti nel settore e la stipula di contratti PPA con impianti fotovoltaici.
"Anche in Svizzera e in Romania il costo dell’energia è tra i più alti in Europa – ha spiegato
Gianmaria Zanni, Group Energy COO - Questi due paesi, infatti, non solo non offrono prezzi di mercato competitivi, ma non prevedono nemmeno agevolazioni tariffarie per gli energivori. Per questo motivo, abbiamo installato due impianti fotovoltaici per l'autoconsumo diretto sui tetti dell'acciaieria svizzera, mentre in Francia e Romania stiamo studiando progetti da realizzare entro il 2030".
Leggi qui l'intera intervista a cura di
Federico Piazza su
Il Nord Est dove l’amministratore delegato
Raffaele Ruella ha illustrato: "All’interno di un piano strategico strutturato l’obiettivo è un #efficientamentoenergetico sempre maggiore dei nostri stabilimenti e processi produttivi. Questo ci consentirà da un lato di ottenere sicurezza e protezione ulteriore dalle fluttuazioni del mercato, e dall’altro di proseguire nella produzione da fonti rinnovabili, contribuendo anche a ridurre l’impatto ambientale verso un modello produttivo più sostenibile".
"Attualmente, Beltrame possiede dodici centrali idroelettriche situate in Veneto e Piemonte, che producono energia destinata per il 90% alla produzione di acciaio." ha proseguito Zanni, raccontando come fu il fondatore Antonio Beltrame ad avviare il percorso di razionalizzazione già negli anni ’30.